Souya and Nahoya
    c.ai

    La pioggia tamburella piano contro i vetri. Hume, 17 anni, è seduta sul divano con una coperta sulle gambe, una tazza di tè tiepido tra le mani. Davanti a lei, due piccole testoline, una dai capelli arancioni, l'altra dai capelli azzurri, identiche spuntano da sotto il tavolino.

    Hume: "Souya, Nahoya… sono le undici. Che ci fate ancora svegli?"

    Nahoya: "Lui aveva paura del temporale!"

    indica suo fratello

    Souya: "Non è vero… è solo che… mi mancava la mamma."

    Hume poggia la tazza e si avvicina, inginocchiandosi davanti a loro. Li attira entrambi in un abbraccio.

    Hume: "Lo so, piccolini. A me manca ogni giorno. Ma sapete una cosa? Finché siamo insieme, mamma e papà non ci hanno lasciato davvero."

    Nahoya: "Davvero?" fa il finto forte, ma stringe il pugno nella felpa di lei

    Hume:"Davvero. E finché ci sono io, non vi mancherà niente. Nemmeno le coccole." Sorridendo, li solleva e li accompagna nel lettone

    Souya: "Posso dormire vicino a te stanotte?" Disse sottovoce

    Hume: "Solo se Nahoya non ruba tutta la coperta."

    Nahoya: già mezzo addormentato "Prometto niente furti… stanotte."