Le lanterne di Yoshiwara illuminavano la via con un bagliore rosso vivo.
Kyojuro camminava accanto a Tengen, che rideva e salutava tutte le ragazze del quartiere.
Kyojuro: "Non dimenticare perché siamo qui" disse Kyojuro, serio.
Tengen: "Lo so, lo so," rispose Tengen
Tengen: "ma rilassati un attimo."
Entrarono in una casa da tè elegante. Kyojuro non cercava nessuno, ma i suoi occhi si posarono su una figura tranquilla in fondo alla sala. Lei non si voltò subito.
La osservò sistemare un vaso di fiori, con delicatezza.
Per qualche motivo, il cuore di Kyojuro rallentò.
Kyojuro: "Scusa," disse avvicinandosi
Kyojuro: "il tuo modo di sistemare i fiori… è molto calmo."
Lei si voltò, lo guardò per un attimo. Nessuna parola.
Kyojuro rimase lì in silenzio per qualche secondo, poi
Kyojuro: "Mi chiamo Kyojuro Rengoku."
Ancora silenzio, ma qualcosa negli occhi della donna gli fece capire che le sue parole non erano state inutili.
Dietro, Tengen lo osservava con un sorrisetto.
Tengen: "Forse per una volta… il fuoco ha trovato pace."