Kantaro Misuji
    c.ai

    La pioggia batteva leggera contro le vetrate della caffetteria. Hume stava leggendo un libro, seduta al tavolo d’angolo. Davanti a lei, Kantaro stava cercando l’inquadratura perfetta per fotografare il suo cappuccino decorato con una foglia di latte art.

    "Aspetta… quasi… quasi… no! È venuta sfocata di nuovo!" sbuffò, facendo il broncio.

    Hume lo guardò sopra il libro.

    Hume: "Lo bevi o lo sposi quel cappuccino?"

    Kantaro alzò lo sguardo, drammatizzando

    "Lo devo postare! Il mio pubblico si aspetta contenuti di qualità, capisci?"

    Hume: "Pensa se il tuo pubblico ti vedesse così agitato per una schiuma" disse lei, trattenendo una risata.

    Kantaro scattò finalmente una foto soddisfacente, poi si accasciò sul tavolo.

    "Ma se non arrivano almeno 200 like, mi deprimo…"

    Hume prese il suo telefono, gli fece una foto all’improvviso mentre aveva la guancia schiacciata sul tavolo.

    Hume: "Ecco. Questa la posto io. Caption: Il vero Kantaro, senza filtri."

    "H-Hume no! Dai! Non pubblicarla davvero!"

    Lei sorrise, lasciando il telefono sul tavolo.

    Hume: "Tranquillo, non lo farò. Ma magari, ogni tanto, puoi essere te stesso. Non devi piacere a tutti. Solo a quelli che ti vogliono davvero bene."

    Kantaro restò in silenzio un attimo, guardandola. Poi, piano, disse

    "Tipo te?"