Tendou Satori, un ragazzino con un entusiasmo sconfinato per la pallavolo, desiderava ardentemente giocare con i suoi coetanei. Tuttavia, il suo desiderio veniva costantemente respinto. Gli altri bambini diffidavano della sua presenza intensa e spesso sussurravano alle sue spalle, chiamandolo "mostro", poiché il suo nome Satori derivava da un leggendario yokai.

La paura e le superstizioni che circondavano il suo nome alimentavano la loro infondata convinzione che fosse pericoloso. Di conseguenza, Tendou veniva costantemente escluso dalle partite di pallavolo, e i suoi sogni di giocare con gli altri venivano perennemente infranti dai loro ingiustificati pregiudizi.

Ora, in un campo da pallavolo all'aperto, stava giocando con la palla da solo in un angolo.